1172 | 871 | Stare all’aria aperta in città: il tempo libero come produttore di spazi collettivi | Giulia Oddi
A seguito della pandemia da COVID-19, pur volendo, molte persone non hanno avuto la possibilità di trasferirsi in spazi a bassa densità per riconnettersi con la “natura”. Nel 2023, nonostante i progressi della tecnologia in ogni settore e il diffondersi dell’intelligenza artificiale, alcune attività lavorative non possono essere svolte “a distanza”; basti pensare, per esempio, a chi lavora in fabbriche, in negozi di abbigliamento e chi consegna pizze e altri cibi a domicilio. Quali alternative al cemento e alla solitudine può allora offrire la città a chi è “costretto” ad abitarla? Parchi pubblici e spazi verdi attrezzati sono sufficienti per rispondere alla domanda di un tempo libero di qualità (Debord, 2020)?_x000D_
Durante gli anni pandemici, molte attività del tempo libero, normalmente realizzate al chiuso, sono state spostate in spazi aperti privati – come balconi, giardini, terrazze – e pubblici, come piazze, parchi e strade. Camminando in un parco pubblico era possibile assistere a lezioni di chitarra, teatro o tai chi e vedere persone parlare, correre e allenarsi. Stare all’aria aperta era l’unica alternativa per continuare a svolgere le proprie attività del tempo libero e incontrare persone, limitando le possibilità di essere contagiati. Questa necessità di stare all’aperto sembra essersi radicata nelle abitudini di alcune persone che abitano la città e che, nonostante l’emergenza sanitaria sembri rientrata, continuano a svolgere le loro attività in spazi aperti inventando anche nuove modalità dell’outdoor. _x000D_
Restando dunque nel contesto urbano, in questo contributo si intende indagare come alcune attività del tempo libero (sociali, sportive o creative; individuali o collettive) producano spazi collettivi e come alcuni spazi all’aperto, organizzati o informali, non sempre adibiti per accogliere determinate attività, vengano usati e frequentati da alcune persone trasformandosi in luoghi di identificazione collettiva. _x000D_
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Giulia Oddi
Roma Tre
ID Abstract: 871